RITENIAMO CHE I FAMILIARI DELLE VITTIME DI EVENTI FATALI DEBBANO ESSERE TUTELATI:
- DALL’INTERESSE DELLA PARTE OPPOSTA: le Assicurazioni dei responsabili del sinistro ed i loro agenti, i quali mirano ovviamente a ridurre il proprio danno economico costituito dal risarcimento in denaro che dovranno corrispondere agli aventi diritto.
Ci sono molteplici aspetti su cui possono agire per raggiungere questo obiettivo: dalla sfavorevole interpretazione della dinamica dell’incidente, nell’ambito della quale punteranno ad addossare la maggior parte della responsabilità alla vittima, al rapporto parentale della stessa con i suoi familiari al fine di dimostrare l’esistenza di relazioni poco profonde. Tutte queste azioni mirano inevitabilmente a ridurre l’importo del risarcimento o addirittura a negarlo completamente;
- DALL’ INESPERIENZA che non è purtroppo infrequente anche nei professionisti a cui ci si rivolge per la propria tutela a seguito del sinistro ma che tuttavia determina l’impossibilità di avere esiti rapidi e positivi.
Questo accade principalmente perché non è facile maturare esperienza specifica nel settore assicurativo e ancora di più nei sinistri di alto valore, ogni anno infatti fortunatamente il numero di incidenti mortali è di gran lunga inferiore al numero dei professionisti che si propongono per la loro gestione. Basti pensare che solo nel 2017 in Italia si sono verificati 3378 sinistri stradali con esito fatale, a fronte di 237.000 legali presenti su tutto il territorio nazionale. Da ciò si desume che solamente poco più del’1,4% dei suddetti professionisti ha gestito al massimo un solo sinistro con esito mortale.